sabato 16 maggio 2015

Una festa fermana dimenticata


Una festa fermana dimenticata

Oggi 16 Maggio è il giorno in cui la comunità fermana festeggiava la beatificazione di due suoi eminenti concittadini: il beato Adamo da Fermo benedettino e il beato Adamo Adami francescano.
Entrambi di nome Adamo entrambi glorificati e quasi contmporanei. Hanno storie molto diverse fra loro ma importanti per la società fermana e la vita spirituale dei suoi cittadini.
Il beato Adamo Adami francescano, nato nella prima metà del XIII secolo, fu un fervente confessore, è stato oggetto di studi di molti storici fermani in quanto la sua famiglia è ancora ben radicata in città: i nobili Romani-Adami.
Su questo beato sto scrivendo una monografia, sono riuscito anche grazie ai molti aiuti scientifici a districare la secolare diatriba su chi fosse realmente.
Non mi dilungherò oltre se non per dire che il suo corpo è ancora oggi conservato sotto l'altare maggiore della chiesa di San Francesco di Fermo custodita dai Padri Francescani Conventuali.

Adamo da Fermo benedettino nato nella seconda metà del secolo, fu prima eremita e poi priore del più grande monastero benedettino delle Marche: S. Savino di Fermo!
Dopo l'assalto del Cardinal Magonza agli ordini di Federico I Barbarossa e la distruzione della Cattedrale e di gran parte delle opere comunali, Adamo da Fermo con tutta l'autorità concessagli dal proprio ordine, aiutò gli orfani, le vedove, si fece sostenitore anche economico della ricostruzione della Cattedrale e molto altro. Nelle Pergamene conservate nell'Archivio di Stato di Fermo, abbiamo gli atti notarili con i quali Adamo donò al comune le terre coltivabili e le "rote" in possesso al monastero lungo la valle del fiume Tenna. Queste "rote" erano delle importantissime opere fluviali che avevano 2 scopi: deviare l'acqua del fiume nei vari vallati per irrigare i campi in maniera capillare e con lo stesso termine si intendeva il sistema di attraversamento fluviale, una specie di ponte fatto di funi tese fra le due sponde con un basamento ligneo sul quale essere trasportati.
Una donazione economicamente imponente!
Non si risparmiò mai in quei tempi così difficili. La devozione a questa figura così umana fu tale da riconoscere in lui la presenza divina. Adamo da Fermo è invocato (o meglio era invocato data la mancanza di memoria di queste generazioni) come protettore dall'epilessia. Dopo la distruzione del monastero il suo corpo fu traslato al Duomo di Fermo dove ancora oggi riposa.

Una festa tutta fermana ....dimenticata!

Emanuele Luciani


martedì 24 febbraio 2015

Rapporti fra est ed ovest d'Europa

Rapporti fra est ed ovest d'Europa

Oggi si viaggia in aereo, in treno, in autobus, in auto, si raccolgono e si forniscono informazioni da e per tutto il mondo nel tempo di pochi secondi, in tempo reale.
Tutta questa velocità, tutto questo viaggiare ci rende però ciechi all'evidenza, allo stato delle cose, ai significati intrinsechi, alle simbologie.
Un tempo non era così, fino all'era industriale i tempi e le informazioni era soggetti al lento e faticoso incedere sulle vie di comunicazione. 
I piedi avevano spessi strati di calli e gli asini, i muli, i cavalli conoscevano l'esperta mano del padrone che li guidava.
Eppure i rapporti con l'est europa erano serrati, fissi, quasi si volesse imbrigliare lo spazio ed il tempo in unico grande recinto.
Questo recinto si chiamava, laicamente Sacro Romano Impero,religiosamente Santa Romana Chiesa.
Molti temi possono scaturire da questo semplice connubio, alcuni positivi altri negativi.
Il tempo dell'andare "contro" è o almeno dovrebbe essere finito, 
siamo circondati da macerie ed abbiamo solo 2 possibilità: compatirci per ciò che si è posseduto o ricostruire.
Partendo dal passato si possono creare legami e nuovi futuri. Come?? Un'idea.
Il Toson d'Oro, antico ordine cavalleresco, i cui affiliati oggi sono solo monarchi o diretti consanguinei, all'atto della fondazione del 1430 
aveva 24 membri, poi aumentati a 30. Perchè intitolare rapporti fra est ed ovest d'Europa questo articolo e terminare con un'annotazione su di un ordine desueto??
Giovanni Fogliani (noto anche per le sue menzioni su "il principe" di Macchiavelli), nobile di Fermo, 
ne ha fatto parte negli stessi anni in cui ne fecero parte due grandi dell'Europa dell'est:
Stefano il grande, Santo per la chiesa cristiano-ortodossa, Atleta di Dio, e Vlad III Tepes Difensore della Fede contro l'invasione islamico-turca.
Rapporti est-ovest.... la Moldavia dopo i trattati di Vilnius tenutesi nel 2013 è una candidata per entrare nella UE
Rapporti est-ovest, rapporti passato-futuro.

Emanuele Luciani

giovedì 5 febbraio 2015

Viaggiare a piedi e stupirsi!

Viaggiare a piedi e stupirsi!

Vi è mai capitato di alzarvi la mattina e iniziare subito la lotta contro tutto e tutti?? un' avversità dietro l'altra...dallo scendiletto che si attorciglia al piede, all'acqua per lavarsi il viso troppo fredda e subito dopo bollente....beh se questa è una giornata vostra giornata tipo, cosa fare?? beh o diventi verde dalla rabbia come Hulk andando in giro a maledire il resto dell'umanità, o, se sei franco dal lavoro, allacciati bene gli scarponi, mettiti un paio dei peggiori pantaloni lunghi a disposizione, la maglietta forata dalle precedenti arrabbiature fumettistiche, possibilmente una macchina fotografica e via nel primo fosso a disposizione. Già la tua mente ed il tuo corpo si rilassano inizi a non pensare ma a percepire, osservare, imparare cose che l'uomo ha sempre saputo ma che questa generazione ha dimenticato, un mondo migliore, un mondo adatto all'uomo... inizi a pensare...inizi ad arrabbiarti per lo scarico fognario a cielo aperto...proprio in quell'istante..... inciampi in una zolla rischiando di slogare la caviglia...così ricominci a non pensare, a percepire ed ecco lì una libellula e pensi??qui nel detersivo??che ci fa??? ed ecco una nuova zolla che ti ricorda dove sei...vai avanti, termini la discesa trovi un argine facilmente guadabile e salti, prosegui la tua traversata osservando quanto sia secca la terra pur essendo novembre, ti viene una lacrima percependo la sete della tua terra, poi senza fermarti vedi una pianta nascere proprio sopra una cingolata di trattore.sparisce la lacrima. Arriva il primo sorriso della giornata. Un solo attimo che l'uomo industriale si distrae e la natura riprende il suo corso naturale. Bene, prosegui con spirito più gioioso, ed il fiato sempre più corto per l'asperità del terreno e la faticosa salita, ma ecco che termina inizia un sentiero nato sui resti della vecchia ferrovia oramai abbandonata, passano i minuti non senti più la voglia di imbracciare un mitra contro il vicino di casa ...ma anzi, lì proprio lì.... delle bellissime farfalle arancioni ed altre azzurre ed ancora bianche formare un bel gruppo colorato fra i rovi e le rose canine...non hai un specchio ma sai che il sorriso non è ancora andato via, fai le prime foto e avanzi... superi una strada secondaria e subito scavalcato il crinale t'incammini in una nuova vellecola, gli ulivi ben allineati nei pressi delle case formano uno schieramento da coorte romana, belli, maestosi, utili, grazie.... continui il cielo è terso, sospiri ma non di stanchezza ma di pace... poi ecco un rumore...non ci si può distrarre, il tuo incedere a fil di argine per non rovinare il seminato altrui ha spaventato uno stormo di passere d'Italia che avevano trovato riparo in un arbusto bello folto... iniziano a far male le gote, il tuo sorriso sarà una paresi??? Seguendo come stregato i movimenti di un'ape che ha trovato svariati fiori da cui prendere il prezioso polline, t'imbatti in qualcosa che ti cambia d'umore... pochi secondi e vedi un sentiero...un sentiero?? Bello dritto, battuto ben bene ... mmmmmmmmm cinghiale??? No troppo vicino alle abitazioni mmmmm sarà mica??.... ed ecco là la tana di tasso più grande mai vista prima... 3 uscite larghe mezzo metro ed alte almeno 30-40cm, da ognuna si diramano 2 sentieri ben battuti, poco distante dall'ingresso una latrina di ben oltre 30 cm di altezza, 2-3 foto di rito e via alla massima velocità consentita dal terreno. Darai un discreto vantaggio alla sventurata creatura che poteva imbattersi in un prode guerriero piceno..... (vabbeh dai sognare non si paga)... il sottobosco s'infittisce, i prugnoli ti pungono, le rose s'intrecciano nei pantaloni... un'ottima situazione...la solita situazione per chi cerca asparagi o funghi...che ecco un frullio di ali... ti spaventi un attimo poi osservi...un assiolo!!!! ma che ci fa in giro di giorno??? Prosegui uscendo così dal sottobosco, scoprendo così il perchè il rapace notturno era già in movimento.... è il crepuscolo.Torni così alacremente indietro, quasi di corsa...i tassi escono al calar del sole... ormai stanco sporco e felice torni a casa, ma quest' avventura nostrana non era ancora conclusa, madre natura aveva per te un altro spettacolo da offrire. Una poiana sopra un pioppo vola via spaventata dal passo felpato, da hobbit se preferite, scappa lontana verso ovest, la osservi e pochi secondi dopo, lontana dall'altra parte del colle una seconda poiana spicca il volo, la carica (si dice così per i volatili???) puntando su di lei con velocità incredibile, virando con gli artigli protesi in avanti verso la rivale all'ultimo secondo possibile.....
Il cammino è concluso, la pace di nuovo nel cuore aspettando una nuova avventura al cospetto di questo bellissimo posto che chiamiamo: Terra!

Vuoi anche tu vivere avventure simili nel rispetto della Natura?? Il Cammino dei benedettini è quello che cerchi!

venerdì 4 luglio 2014

Il Palio non si tocca!

Il Palio non si tocca!

di Emanuele Luciani

Napoleone, Vittorio Emanuele II e Brambatti.
Cosa hanno in comune questi personaggi?
I primi due hanno soppresso il Palio dell'Assunta di Fermo......
Perchè?
Simbologie e giochi di potere. Questi "signori" hanno visto l'essenza del Palio, che non è una mera corsa di cavalli o una sfilata di quattro cialtroni, ma un popolo che marcia unito nelle diversità inchinandosi al cospetto della Patrona!
Tre nomi tanto diversi eppure tanto simili. Atei, ambiziosi e abituati a scegliere e controllare i sottoposti, nella storia non si sono fermati di fronte a nulla, pianti di donne, devastazioni di città, distruggere l'essenza stessa di una cultura per essere essi stessi glorificati.
Il Tempo è la forza di un Popolo è grazie ad esso infatti che si riappropria sempre dei simboli che gli sono cari. Villanoviani, Piceni, Latini, Guelfi e Ghibellini, Ordini Monastici, Veneziani hanno scandito i secoli del Girone, molti i tentativi di tirannia ma sempre il despota è caduto!
Il "vento freddo del terrore" non ferma un popolo, il giglio della fede può perdere la testa ma sale fiero al suo martirio.
Ma perchè questo sindaco senza più maggioranza vuole privare della "propria" città di un ricco potenziale economico, di un ritorno d'immagine inverosimile e di nove secoli (almeno) di storia?
Perchè è sconvolto da quel bieco reazionario che è il contradaiolo.
Quindi ora la domanda è: qual'è l'archetipo del contradaiolo?
E' un uomo o una donna che ama profondamente!
Ama la propria Contrada, ama Fermo, suda si sporca e s'incazza per la Contrada, offre se stesso/a e il proprio tempo per la Contrada, l'addobba e l'arricchisce delle proprie capacità, ma soprattutto collabora con chi la pensa in maniera differente, con altri contradaioli che durante il resto dell'anno pensano ed agiscono in maniera opposta alla propria, lavorano nelle ditte più disparate e votano partiti diversi. .
Il Palio li vede UNITI, FORTI in una piccola PATRIA che è la Contrada!
L'attacco al Folklore, alla Tradizione, alla Vocazione Spirituale e Religiosa del contradaiolo è un attacco massiccio alla Patria nel suo senso più nobile.
Un popolo unito fa paura, un popolo che lotta per la Tradizione non muore mai!
IL PALIO NON SI TOCCA!


Emanuele Luciani
Campolegiano!



martedì 21 gennaio 2014

una civiltà sotto assedio



Una Civiltà sotto assedio

Cadono le mura e le torri fortificate, irrompono uomini della nemica fazione, urla agghiaccianti dei feriti, sangue fango e orina. Cade il signore del castello, vengono fatti scempi dei suoi simboli e delle insegne.
Passa il tempo, un nuovo comandante dirige la civitas, si ridistribuiscono terre e titoli,si favorisce il commercio, si rialzano le mura e nuove bandiere garriscono al vento.
Triste figura della caduta di una civiltà e della crescita di un'altra, che seppur diversa è figlia dello stesso mondo.
Ma cosa accadrebbe se il conquistatore cambiasse totalmente le carte in palio???Dove andrebbero i sopravvissuti?? Quel castello un tempo florido che fine farebbe?? 
OBLIO!
La caduta dell'ultima fortezza dell'ultimo testardo difensore consegna alla storia tutto il suo retaggio.
Oggi non cadono torri né mura, ma si dimenticano strade e ricette, canti balli e storie di paese, storie di vecchi personaggi che nessuno più racconta. Luoghi di culto o piazze un tempo testimoni di raduni di uomini, oggi sono tenui ricordi che lasciano il posto a grigi ed affollati supermarket, il cui canto sacro è l'offerta del mese e la cui unica retorica pubblica è l'acquisto.
Ma, sparso qua e là, c'è ancora qualche testardo difensore, che non dimentica, che tramanda, che vive le sue tradizioni e conserva il suo Credo.


Emanuele Luciani

lunedì 20 gennaio 2014

Fonte d'acqua sinonimo di: ristoro, architettura, accoglienza, socialità, ma anche "termine".



Fonte d'acqua sinonimo di:
ristoro, architettura, accoglienza, socialità, ma anche "termine".

Adolfo Leoni ha già sapientemente esposto di come le fonti nell'antichità fossero di primaria importanza per molteplici ragioni, voglio però incrementare il lungo elenco con un aspetto non meno importante, ovvero erano i "termini" catastali insindacabili.
Il termine, ovvero paletti di segnalazione dei confini, deriva il proprio nome dal Dio romano Terminus (a volte epiteto di Giove), Dio che sovrintendeva la sacralità del confine, inamovibile, inviolabile, (vd l'aratro e la barca del prof Mario Polia).
Per catasto, d'altro canto, s'intende generalmente un catalogo di beni immobili la cui più antica versione ci è attestata in una tavoletta d'argilla della città sumera di Ur.
I catasti medievali più antichi o i libri giuridici delle proprietà ecclesiali che si conservano nei nostri archivi, ci fanno dedurre di come, una volta caduta l'autorità centrale, i vari Municipia, cercassero di creare un ordine nel caos soprattutto in quello delle proprietà immobiliari o fondiarie.
Sia i giuristi civili che le autorità ecclesiali cercarono d'individuare elementi che fossero fissi nel tempo, seguivano così fiumi o fossi, strade o fonti pubbliche.
Le Fonti. Tutti sapevano dove fossero, tutti ne conoscevano il valore e per questo tutti aiutavano per restaurale o ampliarle, e quindi nessuno poteva appellarsi e dichiarare che il termine fosse stato spostato o alterato.
Antichi Sentieri Nuovi Cammini continuerà la sua battaglia per non perdere questa opera architettonica di primaria importanza per la vita di una comunità.

Emanuele Luciani