giovedì 14 marzo 2013

Fratino Charadrius alexandrinus e la sua salvaguardia fermana

Esperienza nostrana:

FRATINO       Charadrius alexandrinus
Esperienza personale di salvaguardia della specie
Da poco mi sono affacciato al mondo naturalistico con un approccio ed una metodologia attiva e scientifica.
Questo lo devo alle mie nuove frequentazioni stimolanti, che oltre ad offrirmi nuovi stimoli di crescita, mi danno l’opportunità unica di essere utile all’ambiente e alla terra che così tanto amo.
In questo caso specifico vorrei parlare brevemente del Fratino, il cui nome scientifico è Charadrius alexandrinus, un piccolo uccello presente nel nostro territorio.
Questa specie, fino agli anni 70 dello scorso secolo, non era in pericolo, anzi nessuno mai poteva pensare che un specie in uno così buono stato di conservazione potesse mai avere problemi ….. ma non fu così.
Questo piccolo uccellino nidifica e sfama i suoi pulcini sulla spiaggia, quindi, con lo sviluppo del turismo d’assalto ai bagnasciuga, le concessioni demaniali, la cementificazione e la forte concentrazione umana laddove prima erano solo pochi pescatori, in meno di 40 anni ha portato questa specie sull’orlo dell’estinzione.
Nelle Marche si sta portando avanti un progetto su base di volontari (sia biologi o naturalisti che di semplici cittadini) già da 6 anni per il monitoraggio lo studio e portare concretamente un aiuto a questa specie.
In sintesi si catturano, si prendono misurazioni scientifiche quali peso, sesso, età presunta ed altre ancora, si inanellano cioè si applicano dei cilindri in plastica con un simbolo o codice che li identifica come individui e si rilasciano. Successivamente si monitorano cioè, attraverso l’uso di binocoli, cannocchiali macchine fotografiche etc, si osservano comportamenti ed eventuali cove.
Questo ha portato a stabilire che in tutto il litorale marchigiano nidifica in maniera regolare e vive per tutto l’anno, in 2 soli luoghi ed uno di esso è nel litorale fermano mia città e amore perenne.
Così non ho potuto esimermi e da cittadino non consapevole sono entrato nel comitato per la salvaguardia del Fratino a Fermo.
Prima riunione preliminare, ecologia ed etologia della specie, situazione politico-amministrativa e piano d’azione.
Costo operazione bassissimo (poche centinaia di euro per la spesa pubblica), base volontaria ed apporto di pochi mezzi da parte del comune ha fatto si che l’amministrazione guardasse in maniera favorevole il piano d’azione.
Seconda fase pulizia sia dall’immondizia portata dal mare ma anche, purtroppo, portata dai soliti menefreghisti, spazzatura insomma….. non solo…. Parte della spiaggia era divenuta così dura da essere abitata da specie vegetali non dunali quindi questa nuova situazione non era favorevole alla nidificazione del povero Fratino così armati di Santa Pazienza ed olio di gomito abbiamo fresato oltre  5000 metri quadri.
Questo non bastava, infatti nei fine settimana ma anche nei giorni feriali di bel tempo la popolazione è solita frequentare la spiaggia anche in compagnia degli amici cani che, anche se contro la legge, lasciano sciolti dal guinzaglio, così per curiosità animale giocano con i nidi vanificando l’opera di proliferazione di questa specie oramai a rischio. Per ovviare così a questa difficoltà già riscontrata negli anni precedenti si è provveduto a recintare l’intera area con una rete a maglie larghe (quella da pollaio per intenderci), e ad apporvi cartelli di segnalazione e divulgativi ….
Una bella sudata ve lo assicuro ……
Che dire altro??? Fratino và e prolifera!!! 

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