FRATINO Charadrius alexandrinus
Esperienza personale di salvaguardia
della specie
Da poco mi sono affacciato al mondo naturalistico con un
approccio ed una metodologia attiva e scientifica.
Questo lo devo alle mie nuove frequentazioni stimolanti, che oltre
ad offrirmi nuovi stimoli di crescita, mi danno l’opportunità unica di essere
utile all’ambiente e alla terra che così tanto amo.
In questo caso specifico vorrei parlare brevemente del
Fratino, il cui nome scientifico è Charadrius alexandrinus, un piccolo uccello
presente nel nostro territorio.
Questa specie, fino agli anni 70 dello scorso secolo, non era
in pericolo, anzi nessuno mai poteva pensare che un specie in uno così buono
stato di conservazione potesse mai avere problemi ….. ma non fu così.
Questo piccolo uccellino nidifica e sfama i suoi pulcini
sulla spiaggia, quindi, con lo sviluppo del turismo d’assalto ai bagnasciuga,
le concessioni demaniali, la cementificazione e la forte concentrazione umana
laddove prima erano solo pochi pescatori, in meno di 40 anni ha portato questa
specie sull’orlo dell’estinzione.
Nelle Marche si sta portando avanti un progetto su base di
volontari (sia biologi o naturalisti che di semplici cittadini) già da 6 anni
per il monitoraggio lo studio e portare concretamente un aiuto a questa specie.
In sintesi si catturano, si prendono misurazioni scientifiche
quali peso, sesso, età presunta ed altre ancora, si inanellano cioè si
applicano dei cilindri in plastica con un simbolo o codice che li identifica
come individui e si rilasciano. Successivamente si monitorano cioè, attraverso
l’uso di binocoli, cannocchiali macchine fotografiche etc, si osservano
comportamenti ed eventuali cove.
Questo ha portato a stabilire che in tutto il litorale
marchigiano nidifica in maniera regolare e vive per tutto l’anno, in 2 soli
luoghi ed uno di esso è nel litorale fermano mia città e amore perenne.
Così non ho potuto esimermi e da cittadino non consapevole
sono entrato nel comitato per la salvaguardia del Fratino a Fermo.
Prima riunione preliminare, ecologia ed etologia della
specie, situazione politico-amministrativa e piano d’azione.
Costo operazione bassissimo (poche centinaia di euro per la
spesa pubblica), base volontaria ed apporto di pochi mezzi da parte del comune
ha fatto si che l’amministrazione guardasse in maniera favorevole il piano
d’azione.
Seconda fase pulizia sia dall’immondizia portata dal mare ma
anche, purtroppo, portata dai soliti menefreghisti, spazzatura insomma….. non
solo…. Parte della spiaggia era divenuta così dura da essere abitata da specie
vegetali non dunali quindi questa nuova situazione non era favorevole alla
nidificazione del povero Fratino così armati di Santa Pazienza ed olio di
gomito abbiamo fresato oltre 5000 metri
quadri.
Questo non bastava, infatti nei fine settimana ma anche nei
giorni feriali di bel tempo la popolazione è solita frequentare la spiaggia
anche in compagnia degli amici cani che, anche se contro la legge, lasciano
sciolti dal guinzaglio, così per curiosità animale giocano con i nidi vanificando
l’opera di proliferazione di questa specie oramai a rischio. Per ovviare così a
questa difficoltà già riscontrata negli anni precedenti si è provveduto a
recintare l’intera area con una rete a maglie larghe (quella da pollaio per
intenderci), e ad apporvi cartelli di segnalazione e divulgativi ….
Una bella sudata ve lo assicuro ……
Che dire altro??? Fratino và e prolifera!!!
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